In una fantastica esibizione di determinazione e talento, Anita Greco, la giovane nuotatrice di Lesmo, ha conquistato il cuore del mondo ai Mondiali Special Olympics a Berlino.
Rappresentando con orgoglio l’Italia e la squadra del Corona Ferrea Nuoto di Monza, Anita ha lasciato il suo segno indelebile nell’acqua, raggiungendo il podio non una, ma due volte. Iniziando con un prestigioso bronzo nei 1500 metri di open water, la nostra campionessa ha dimostrato una resilienza incommensurabile, affrontando la fredda acque di un lago tedesco e una competizione accesa con nuotatori provenienti da tutto il mondo. Ma non era destinata a fermarsi qui. La 19enne, che ha iniziato la sua carriera in piscina all’età di soli 18 mesi, ha avuto la sua rivincita nel suo evento preferito, gli 800 metri stile libero.
Anita ha nuotato con forza e determinazione, dominando la gara e assicurandosi un posto in cima al podio. Il suo trionfo ha mandato onde di gioia non solo attraverso la sua squadra e la sua famiglia, ma anche attraverso tutti noi, che abbiamo avuto l’onore di seguirne il percorso.
La sua allenatrice, Lucia Zulberti, non potrebbe essere più orgogliosa.
“Vincere è solo la metà, divertirsi è l’altra metà e tu, Anita, hai goduto ogni singolo momento del tuo Mondiale” ha detto Zulberti, confermando che Anita ha trovato l’esperienza molto divertente, ha sottolineato come sia riuscita a mantenere la concentrazione nonostante le sfide della competizione.
Le medaglie di Anita rappresentano più di un semplice riconoscimento sportivo: sono il simbolo di un viaggio di crescita, di dedizione e di passione. Un viaggio che la rende non solo una campionessa nella piscina, ma anche una campionessa nel cuore di tutti noi.
Non vediamo l’ora di vedere cosa riserva il futuro per questa straordinaria atleta. Per ora, mandiamo le nostre più calorose congratulazioni a Anita e alla sua squadra.
Anita Greco: la forza in acqua, il coraggio nel cuore
Ogni persona ha una storia che merita di essere raccontata. Ognuno di noi ha un percorso, una lotta, un trionfo da raccontare. Anita Greco non fa eccezione, anzi, è la protagonista di una storia ricca di sfide, passione, determinazione e coraggio. Questa è la storia di una giovane donna che ha deciso di non lasciare che nulla le impedisse di raggiungere i suoi sogni, nonostante le sfide che la vita le ha messo di fronte.
Anita Greco, nata il 27 ottobre 2003, è l’ultima di quattro fratelli, l’unica femmina e la più coccolata della famiglia.
È nata con la sindrome di Down, ma non si è mai lasciata limitare dalla sua condizione. Ha sempre saputo che, come dice lei: “Essere Down è faticoso ma posso farcela”. E ha fatto molto di più di quello che molti avrebbero potuto immaginare.
Anita è una campionessa di nuoto, medaglia d’oro negli 800 metri stile libero e di bronzo nei 1500 metri ai Giochi Mondiali Special Olympics di Open Water. Ma per capire fino in fondo la sua storia, dobbiamo tornare indietro nel tempo.
Covid e Smart Games
Ora, purtroppo tutto è fermo. La piscina è chiusa, la scuola è chiusa. Anita sta affrontando questo periodo con un po’ di difficoltà, soprattutto all’inizio è stato molto difficile. Ma pian piano è riuscita ad adattarsi ai nuovi ritmi, totalmente diversi. La scuola online per cinque mattine e due pomeriggi alla settimana, i compiti, gli esercizi di Special Olympics e le videoconferenze organizzate da Lucia per i suoi atleti riempiono le sue giornate. Ma la piscina manca. L’isolamento, la mancanza dei suoi compagni di squadra, gli allenamenti… la sua quotidianità insomma le manca e pesa molto.
All’inizio era preoccupata anche per il virus, aveva paura che qualcuno della sua famiglia o uno dei suoi amici potesse ammalarsi. Poi, il suo pensiero principale è diventato: “Quando potrò tornare a fare tutte le mie cose di prima?“. Da qualche giorno, ha appreso con grande gioia degli Smart Games, ai quali parteciperà non solo nel nuoto, ma anche in altre discipline sportive. Ha detto: “È un’idea fantastica, una nuova opportunità per mettermi alla prova“.
Oltre le sfide
Anita dimostra una determinazione e una volontà incredibili. Con il suo impegno nel nuoto e la sua partecipazione a Special Olympics, ha imparato tanto sulla disciplina, la pazienza e l’importanza di dare il massimo in ogni situazione. Ora, mentre aspetta il momento di tornare in piscina, affronta le sfide quotidiane con coraggio e continua a insegnarci che non ci sono limiti quando si mette tutta se stessa in ciò che fa.
Alessandro Pintus con noi ai Giochi Mondiali Special Olympics, Berlino 2023
Figura di ispirazione, un vero testimone del potere della perseveranza e dell’indomabilità dello spirito umano.
Nato il 22 dicembre 2006 a Ivrea, una pittoresca città piemontese, Alessandro o “Ale” come lo chiamano affettuosamente, si è sempre distinto per la sua energia vivace e la sua passione per la vita.
Da bambino, Ale si è innamorato dello sport. Ha cominciato a frequentare la piscina all’età di 5 anni e a praticare lo sci di fondo a 6. All’età di 12 anni, ha iniziato a praticare il nuoto unificato, una disciplina che unisce persone con e senza disabilità intellettive in squadre unificate.
Tuttavia, non tutto è stato facile per Ale. All’età di tre anni, gli è stata diagnosticata una forma di autismo. Ma nonostante le sfide, Alessandro ha continuato a progredire, sia nella vita che nello sport. Ha affinato le sue abilità sportive con una pratica intensa e paziente, mostrando al mondo che l’autismo non è un ostacolo al successo.
Il 2023 è stato un anno di riconoscimento e successo per Ale. È stato convocato per rappresentare l’Italia ai Campionati del Mondo di Nuoto in Acque Libere a Berlino. Nonostante fosse uno dei più giovani partecipanti, ha gareggiato con coraggio e determinazione contro alcuni dei più forti atleti del mondo, classificandosi quarto nei 1500 metri.
Alessandro è anche membro attivo di Special Olympics Italia, un’organizzazione che si dedica a promuovere lo sport tra le persone con disabilità intellettive. In questo ruolo, ha avuto l’opportunità di partecipare a numerose competizioni, ottenendo grandi successi.
Alessandro Pintus è un esempio vivente della filosofia che dice: “Non importa quante volte cadi, quello che conta è quante volte ti rialzi”. Ale continua a nuotare, sciare, correre e pedalare, dimostrando che non esistono ostacoli insormontabili.
Eccellente nella piscina e sulla pista di sci, appassionato di architettura, di musica e viaggi, Ale è un atleta e un ragazzo speciale, e una fonte di ispirazione per tutti noi. La sua storia ci ricorda che, non importa quali sfide la vita ci presenta, con determinazione, passione e un po’ di sostegno, possiamo superarle tutte.