FAQ – Domande Risposte

È possibile integrare impianti domotici nei sistemi di riscaldamento esistenti?

È possibile integrare impianti domotici nei sistemi di riscaldamento esistenti?

Sì, nella maggior parte dei casi è possibile integrare sistemi domotici anche in impianti di riscaldamento esistenti, senza dover rifare completamente l’impianto.

L’integrazione può avvenire tramite:

  • cronotermostati smart gestibili da smartphone o assistenti vocali;
  • valvole termostatiche Wi-Fi su radiatori individuali;
  • moduli per la gestione remota della caldaia o della pompa di calore

La domotica consente una regolazione più precisa, il monitoraggio dei consumi e una riduzione degli sprechi. Lesmoterm può valutare la compatibilità del tuo impianto e proporre soluzioni intelligenti, scalabili e facilmente installabili.

Come certificare un impianto termico alla fine dei lavori?


Come certificare un impianto termico alla fine dei lavori?

Al termine dei lavori, ogni impianto termico deve essere certificato tramite la dichiarazione di conformità (D.M. 37/2008), rilasciata dall’impresa installatrice abilitata. Questo documento attesta che l’impianto è stato eseguito a regola d’arte, secondo le norme tecniche vigenti e con materiali idonei. In caso di impianti complessi o integrati (riscaldamento + solare termico + VMC), possono essere necessarie ulteriori certificazioni, come la scheda tecnica dell’impianto, il libretto di impianto e il rapporto di efficienza energetica. Lesmoterm fornisce tutta la documentazione richiesta, garantendo impianti certificati e pronti per eventuali controlli.

Quali documenti servono per ottenere gli incentivi del Conto Termico?


Quali documenti servono per ottenere gli incentivi del Conto Termico?

Per accedere al Conto Termico del GSE è necessario presentare:

  • la scheda domanda compilata tramite il portale GSE;
  • la documentazione tecnica dell’impianto (schede prodotto, certificazioni, dichiarazione di conformità);
  • le fatture e i pagamenti tracciabili dell’intervento;
  • le foto dell’impianto prima e dopo l’intervento;
  • copia della relazione tecnica asseverata (se richiesta per interventi sopra soglia)

L’incentivo viene erogato direttamente sul conto corrente del richiedente, in una o più rate. Lesmoterm si occupa anche della preparazione delle pratiche e dell’invio al GSE, semplificando il processo per privati, aziende e professionisti.

Chi è il Terzo Responsabile di un impianto e quando è obbligatorio?


Chi è il Terzo Responsabile di un impianto e quando è obbligatorio?

Il Terzo Responsabile è un soggetto esterno, abilitato e iscritto alla Camera di Commercio, che si assume formalmente la responsabilità della conduzione, manutenzione e controllo di un impianto termico. È obbligatorio per gli impianti di potenza superiore a 232 kW o per quelli non condotti dal proprietario, come nel caso di edifici con più unità o centrali termiche condominiali. Il Terzo Responsabile ha il compito di garantire il funzionamento in sicurezza e nel rispetto delle normative, redigere i rapporti di controllo e interfacciarsi con gli enti competenti. Lesmoterm può ricoprire questo ruolo per clienti aziendali, amministratori di condominio o grandi impianti.

Quali normative devono rispettare gli impianti termici in Lombardia?

Quali normative devono rispettare gli impianti termici in Lombardia?

Gli impianti termici in Lombardia devono rispettare il Regolamento Regionale n. 6/2017 e il D.D.U.O. 2456/2017, che definiscono criteri per l’efficienza, la manutenzione e il controllo degli impianti.

In particolare:

  • è obbligatoria la registrazione nel Catasto CENED+;
  • i controlli sull’efficienza vanno eseguiti secondo il DPR 74/2013;
  • per nuovi impianti o sostituzioni è previsto il rispetto dei requisiti minimi di prestazione energetica e l’utilizzo di fonti rinnovabili per
  • almeno il 50% del fabbisogno.

Lesmoterm è costantemente aggiornata sulle norme regionali e nazionali, offrendo impianti conformi e assistenza nella redazione delle pratiche necessarie.

Come calcolare correttamente la potenza termica di un impianto domestico?


Come calcolare correttamente la potenza termica di un impianto domestico?

Il calcolo della potenza termica necessaria per un impianto domestico si basa sul fabbisogno energetico dell’edificio, espresso in watt per metro quadro (W/m²). I parametri da considerare includono: la superficie riscaldata, il volume degli ambienti, il grado di isolamento termico, l’esposizione, la zona climatica e l’uso degli ambienti. A titolo orientativo, in una casa ben isolata servono 30–50 W/m², mentre in edifici datati il valore può superare i 100 W/m². Un calcolo preciso richiede un rilievo tecnico e un progetto termotecnico personalizzato, che Lesmoterm realizza per impianti residenziali, commerciali e industriali.

Quali sono gli errori da evitare nella progettazione di un impianto di climatizzazione?


Quali sono gli errori da evitare nella progettazione di un impianto di climatizzazione?

Nella progettazione di un impianto di climatizzazione, gli errori più comuni da evitare sono:

  • il sovradimensionamento o sottodimensionamento del sistema;
  • la scelta di unità poco efficienti o rumorose;
  • l’installazione in posizioni sbagliate (es. unità esterna troppo distante o non ventilata);
  • la mancanza di regolazione autonoma per zona;
  • la trascuratezza nella posa dei tubi e dell’isolamento.

Un impianto ben progettato tiene conto dell’orientamento dell’edificio, del carico termico reale e delle esigenze di ogni ambiente. Lesmoterm affianca tecnici e privati nella scelta della soluzione più efficace, con calcoli precisi e installazioni a regola d’arte.

Quali accorgimenti tecnici servono per installare una VMC in una casa esistente?

Quali accorgimenti tecnici servono per installare una VMC in una casa esistente?

Installare una ventilazione meccanica controllata (VMC) in un edificio esistente richiede alcune valutazioni preliminari. Le principali riguardano:

  • la disponibilità di spazio per i canali di distribuzione dell’aria (in controsoffitto o pareti);
  • l’eventuale coibentazione dei condotti per evitare condense;
  • la scelta tra sistema centralizzato o decentralizzato (uno per ogni stanza);
  • la posizione delle bocchette di mandata e ripresa.

Con i nuovi modelli a basso ingombro e installazione rapida, la VMC è oggi compatibile anche con ristrutturazioni leggere, migliorando la qualità dell’aria e contribuendo al risparmio energetico.

Cos’è un impianto ibrido e quando conviene installarlo?


Cos’è un impianto ibrido e quando conviene installarlo?

Un impianto ibrido è un sistema che integra due generatori di calore, solitamente una pompa di calore e una caldaia a condensazione, gestiti da un’unica centralina intelligente. Il sistema sceglie in automatico il generatore più efficiente in base alla temperatura esterna, ai costi dell’energia e al fabbisogno istantaneo. Questo garantisce massima efficienza in ogni condizione climatica. Gli impianti ibridi sono ideali nelle ristrutturazioni dove si vogliono mantenere i radiatori esistenti, oppure in abitazioni in zone fredde dove una sola pompa di calore potrebbe risultare sottodimensionata.

Quali impianti servono per ottenere una classe energetica A o superiore?


Quali impianti servono per ottenere una classe energetica A o superiore?

Per ottenere la classe energetica A o superiore, un edificio deve disporre di impianti ad alta efficienza, abbinati a un involucro ben isolato. I sistemi più utilizzati sono:

  • pompa di calore come generatore principale per riscaldamento e ACS;
  • riscaldamento a pavimento o fan coil a bassa temperatura;
  • impianto fotovoltaico con o senza accumulo;
  • VMC (ventilazione meccanica controllata) per il recupero del calore;
  • termostati intelligenti per il controllo dei consumi.

Un impianto ben progettato consente di ridurre il fabbisogno energetico e di aumentare il punteggio nella classificazione, migliorando il valore e il comfort dell’immobile.

Come integrare impianto termico e fotovoltaico in un’abitazione moderna?


Come integrare impianto termico e fotovoltaico in un’abitazione moderna?

L’integrazione tra impianto fotovoltaico e impianto termico è una delle strategie più efficaci per aumentare l’autonomia energetica della casa. Il fotovoltaico produce energia elettrica, che può alimentare la pompa di calore, riducendo drasticamente i consumi dalla rete. In molti casi si abbina anche un sistema di accumulo (batterie) per conservare l’energia prodotta in eccesso e utilizzarla nelle ore serali. Con la giusta progettazione, si possono coprire riscaldamento, raffrescamento e acqua calda sanitaria, trasformando l’abitazione in una vera casa full-electric. Lesmoterm realizza impianti integrati con sistemi intelligenti di monitoraggio e controllo.

La pompa di calore è obbligatoria nelle nuove costruzioni?

La pompa di calore è obbligatoria nelle nuove costruzioni?

Non è obbligatoria in senso assoluto, ma nelle nuove costruzioni è fortemente raccomandata e spesso necessaria per raggiungere i requisiti minimi di efficienza energetica previsti dalla normativa. In molti casi, l’uso della pompa di calore consente di rispettare gli obblighi legati alla copertura da fonti rinnovabili, soprattutto se combinata con impianti fotovoltaici o solare termico. Gli edifici di nuova costruzione devono infatti essere conformi agli standard NZEB (edifici a energia quasi zero), che richiedono l’utilizzo di tecnologie sostenibili e a basso impatto. La pompa di calore risponde perfettamente a questi criteri.

Come progettare un impianto termico efficiente in fase di costruzione?


Come progettare un impianto termico efficiente in fase di costruzione?

La progettazione dell’impianto termico in fase di costruzione è cruciale per assicurare comfort e risparmio a lungo termine. È essenziale partire dal calcolo del fabbisogno termico dell’edificio, valutando l’isolamento, l’orientamento solare e l’uso previsto degli ambienti. Un impianto efficiente prevede l’abbinamento tra generatori ad alta efficienza (come le pompe di calore) e sistemi di distribuzione a bassa temperatura. Va inoltre prevista una regolazione climatica evoluta e la predisposizione per fonti rinnovabili. Affidarsi a professionisti esperti, come Lesmoterm, significa ottenere un progetto integrato, conforme alle normative e pronto per il futuro.

Quali impianti conviene installare in una casa nuova a basso consumo energetico?


Quali impianti conviene installare in una casa nuova a basso consumo energetico?

In una casa di nuova costruzione progettata per il basso consumo energetico, l’impianto ideale è quello che garantisce massima efficienza con basse temperature di esercizio.

Le soluzioni più indicate sono:

  • pompa di calore aria-acqua per riscaldamento e acqua calda sanitaria;
  • impianto a pavimento radiante, perfetto per lavorare con basse temperature;
  • ventilazione meccanica controllata (VMC) per un ricambio d’aria efficiente;
  • domotica per la gestione intelligente del clima interno

L’integrazione con un impianto fotovoltaico completa il sistema, riducendo i costi di esercizio e aumentando l’autonomia energetica dell’abitazione.

Qual è il miglior sistema di riscaldamento per una casa in ristrutturazione?


Qual è il miglior sistema di riscaldamento per una casa in ristrutturazione?

Non esiste una risposta unica, ma il miglior sistema di riscaldamento per una casa in ristrutturazione è quello che si adatta alla struttura esistente, agli obiettivi di comfort e ai vincoli tecnici. Se si mantengono i vecchi termosifoni, una caldaia a condensazione è spesso la scelta più immediata. Se invece si prevede una riqualificazione energetica più profonda, come l’aggiunta del cappotto termico o l’installazione del riscaldamento a pavimento, una pompa di calore può offrire efficienza superiore e zero emissioni locali. Un tecnico esperto può consigliare anche sistemi ibridi per sfruttare i vantaggi di entrambi. Ogni caso va valutato con attenzione.

Cosa succede se la pompa di calore si blocca in inverno?


Cosa succede se la pompa di calore si blocca in inverno?

Le pompe di calore moderne sono progettate per funzionare anche con temperature esterne rigide, ma possono subire temporanee interruzioni automatiche se si accumula brina sull’unità esterna o se si verificano errori di funzionamento. In questi casi, il sistema entra in ciclo di sbrinamento, un’operazione normale che dura pochi minuti. Se il blocco persiste, potrebbe trattarsi di un errore di installazione, di un dimensionamento errato o di una manutenzione trascurata. Per evitare disagi è sempre consigliato rivolgersi a un installatore qualificato come Lesmoterm, che progetta e configura l’impianto per garantire prestazioni ottimali anche nei mesi più freddi.

Che differenza c’è tra pompa di calore aria-aria e aria-acqua?

Che differenza c’è tra pompa di calore aria-aria e aria-acqua?

La pompa di calore aria-aria trasferisce il calore dall’aria esterna direttamente all’aria interna tramite unità ventilanti: è la tecnologia usata nei climatizzatori che riscaldano e raffrescano gli ambienti.
La pompa di calore aria-acqua, invece, utilizza l’aria esterna per riscaldare un fluido termovettore (acqua), che viene poi distribuito nell’impianto di riscaldamento (radiatori, fan coil o pavimento radiante). La seconda è più adatta a un impianto centralizzato per tutta la casa e può essere utilizzata anche per l’acqua calda sanitaria. La scelta dipende dalle caratteristiche dell’abitazione e dagli obiettivi di comfort e risparmio.

Come scegliere il miglior climatizzatore per la propria abitazione?


Come scegliere il miglior climatizzatore per la propria abitazione?

Scegliere il climatizzatore ideale per casa significa considerare diversi fattori: la metratura, l’isolamento, l’esposizione solare, la suddivisione degli ambienti e il numero di persone che vivono nell’abitazione. È importante anche valutare l’efficienza energetica stagionale (SEER/SCOP), il tipo di gas refrigerante utilizzato e la possibilità di gestione da remoto tramite app. I modelli inverter a tecnologia avanzata sono oggi la scelta più diffusa perché offrono comfort costante e consumi ridotti. Lesmoterm effettua consulenze personalizzate per aiutarti a selezionare la soluzione più adatta, garantendo installazione a regola d’arte e assistenza post-vendita.

Quali bonus fiscali posso ottenere per cambiare impianto di riscaldamento?


Quali bonus fiscali posso ottenere per cambiare impianto di riscaldamento?

Attualmente è possibile usufruire di agevolazioni fiscali per la sostituzione o l’adeguamento degli impianti termici, tra cui:

  • Ecobonus 50% o 65%, in base al tipo di impianto installato e alla sua efficienza energetica;
  • Bonus Casa 50%, per le ristrutturazioni edilizie ordinarie;
  • Conto Termico, un incentivo in forma di rimborso diretto erogato dal GSE, valido per pompe di calore, caldaie a condensazione e solare termico.

Per accedere ai bonus è necessario che l’intervento sia eseguito da una ditta abilitata e che venga predisposta la documentazione tecnica richiesta. Lesmoterm può gestire tutte le pratiche, semplificando l’accesso agli incentivi.

Come posso migliorare l’efficienza energetica del mio impianto esistente?


Come posso migliorare l’efficienza energetica del mio impianto esistente?

Migliorare l’efficienza energetica di un impianto di riscaldamento esistente è possibile con alcuni interventi mirati. I più efficaci sono: l’installazione di valvole termostatiche sui radiatori, l’aggiunta di un cronotermostato intelligente, la sostituzione della vecchia caldaia con una a condensazione, l’ottimizzazione della curva climatica, oppure l’integrazione con pannelli solari termici. Anche una buona manutenzione periodica è fondamentale per mantenere elevato il rendimento. Affidarsi a professionisti esperti come Lesmoterm permette di valutare lo stato dell’impianto e proporre le soluzioni più adatte caso per caso.

Il riscaldamento a pavimento consuma più energia dei termosifoni?

Il riscaldamento a pavimento consuma più energia dei termosifoni?

No, il riscaldamento a pavimento consuma generalmente meno energia rispetto ai termosifoni tradizionali. Questo perché funziona con acqua a bassa temperatura (30–40 °C contro i 60–70 °C dei radiatori), riducendo il carico sulla caldaia o sulla pompa di calore. Inoltre, la distribuzione del calore è più uniforme e avviene per irraggiamento, garantendo un comfort superiore a parità di temperatura ambiente. Il risultato è un sistema più efficiente e più stabile, che consente di risparmiare energia soprattutto se abbinato a una buona coibentazione e a una regolazione climatica intelligente.

Posso installare un impianto a pavimento se ho il parquet?


Posso installare un impianto a pavimento se ho il parquet?

Sì, è assolutamente possibile installare un impianto di riscaldamento a pavimento sotto al parquet, purché si utilizzino materiali idonei e certificati per l’uso con sistemi radianti. I parquet compatibili sono generalmente a bassa dilatazione, con essenze stabili e spessori contenuti. È importante seguire correttamente le fasi di asciugatura del massetto e rispettare le istruzioni del produttore del pavimento. L’abbinamento tra riscaldamento a pavimento e legno consente di ottenere ambienti caldi, naturali ed esteticamente raffinati, con il vantaggio di un elevato comfort termico.

Cos’è la ventilazione meccanica controllata (VMC) e a cosa serve?


Cos’è la ventilazione meccanica controllata (VMC) e a cosa serve?

La ventilazione meccanica controllata, o VMC, è un sistema che assicura un ricambio costante dell’aria negli ambienti interni senza dover aprire le finestre. Il suo principale vantaggio è che recupera il calore dell’aria in uscita e lo trasferisce all’aria fresca in entrata, migliorando il comfort e riducendo le dispersioni termiche. La VMC è particolarmente utile nelle case moderne ad alta tenuta all’aria o nei casi in cui si voglia contrastare umidità, muffe e aria viziata. È una tecnologia sempre più richiesta sia nelle nuove costruzioni che nelle ristrutturazioni avanzate.

Ogni quanto va fatta la revisione della caldaia per legge?

Ogni quanto va fatta la revisione della caldaia per legge?

La frequenza della revisione della caldaia dipende dalla potenza e dal tipo di impianto, ma in linea generale la normativa italiana prevede:

  • ogni anno per la manutenzione ordinaria (secondo le istruzioni del costruttore);
  • ogni due anni per il controllo dell’efficienza energetica (DPR 74/2013), obbligatorio per impianti inferiori a 35 kW alimentati a gas metano o GPL.
Le Regioni possono introdurre scadenze più stringenti: in Lombardia, ad esempio, i controlli devono essere annotati sul Catasto Impianti CENED.

Affidarsi a un centro assistenza abilitato è l’unico modo per restare in regola ed evitare sanzioni.

Come si fa la manutenzione di una caldaia a condensazione?


Come si fa la manutenzione di una caldaia a condensazione?

La manutenzione della caldaia a condensazione è un’operazione fondamentale per garantire sicurezza, efficienza e durata dell’impianto. Consiste nel controllo dei componenti interni, nella pulizia dello scambiatore e del bruciatore, nella verifica della tenuta del circuito gas e nella misurazione delle emissioni. In Lombardia, la legge prevede anche il rilascio del rapporto di efficienza energetica (il cosiddetto “bollino blu”) ogni uno o due anni, a seconda della potenza della caldaia. È sempre consigliabile rivolgersi a tecnici qualificati, come quelli Lesmoterm, per evitare problemi e mantenere la garanzia del produttore.

È possibile installare una pompa di calore in un appartamento?


È possibile installare una pompa di calore in un appartamento?

Sì, in molti casi è possibile installare una pompa di calore anche in un appartamento, soprattutto se dotato di buon isolamento termico e spazi tecnici adeguati per l’unità esterna. Le pompe di calore aria-aria e aria-acqua sono compatte, silenziose e progettate per essere installate anche in contesti urbani. È importante verificare che l’impianto di distribuzione del calore (radiatori o fan coil) sia compatibile con il funzionamento a bassa temperatura tipico di questi sistemi. Lesmoterm effettua valutazioni tecniche specifiche per ogni abitazione, proponendo soluzioni su misura per garantire comfort ed efficienza anche nei condomini.

Quanto tempo ci vuole per installare un impianto di riscaldamento nuovo?

Quanto tempo ci vuole per installare un impianto di riscaldamento nuovo?

I tempi di installazione di un nuovo impianto di riscaldamento dipendono da diversi fattori: la tipologia dell’impianto, la dimensione dell’abitazione, lo stato dell’impianto esistente e il tipo di terminali scelti (radiatori, pavimento radiante, fan coil, ecc.). In generale, la sostituzione di una caldaia a gas richiede poche ore, mentre la realizzazione di un impianto completo in una casa nuova o in ristrutturazione può richiedere diversi giorni. I nostri tecnici Lesmoterm effettuano sempre un sopralluogo preliminare per pianificare con precisione le tempistiche, evitando imprevisti e ottimizzando ogni fase.

Come funziona il riscaldamento a pavimento e quali sono i suoi vantaggi?


Come funziona il riscaldamento a pavimento e quali sono i suoi vantaggi?

Il riscaldamento a pavimento è un sistema radiante in cui una rete di tubazioni viene installata sotto la superficie calpestabile. All’interno dei tubi scorre acqua calda a bassa temperatura, che diffonde il calore in modo uniforme dal basso verso l’alto. Il risultato è un comfort termico ottimale, con una temperatura costante in tutta la stanza e senza correnti d’aria. I principali vantaggi sono: efficienza energetica elevata, estetica (nessun elemento a vista), libertà di arredamento, maggiore salubrità dell’aria (meno polveri in movimento) e compatibilità con fonti rinnovabili come le pompe di calore.

Conviene davvero passare alla pompa di calore per riscaldare casa?


Conviene davvero passare alla pompa di calore per riscaldare casa?

Sì, in molti casi la pompa di calore è una soluzione conveniente, sia dal punto di vista economico sia ambientale. Questo sistema sfrutta l’energia termica già presente nell’ambiente (aria, acqua o terreno) per riscaldare l’abitazione, utilizzando una minima quantità di energia elettrica. L’efficienza è molto elevata, soprattutto in edifici ben isolati e con impianti a bassa temperatura, come il riscaldamento a pavimento. Se abbinata a un impianto fotovoltaico, può portare a una drastica riduzione delle bollette. Inoltre, le pompe di calore accedono a importanti incentivi fiscali e sono considerate strategiche per la transizione energetica.

Qual è la differenza tra caldaia a condensazione e caldaia tradizionale?


Qual è la differenza tra caldaia a condensazione e caldaia tradizionale?

La caldaia a condensazione è un’evoluzione tecnologica della caldaia tradizionale. La differenza principale sta nel modo in cui viene utilizzato il calore generato dalla combustione: la caldaia tradizionale espelle i fumi ad alta temperatura, disperdendo energia, mentre la caldaia a condensazione recupera il calore latente contenuto nei fumi stessi, condensando il vapore acqueo e riutilizzandolo per preriscaldare l’acqua in ingresso. Questo processo aumenta l’efficienza complessiva e riduce i consumi di gas. Inoltre, le caldaie a condensazione producono meno emissioni inquinanti e sono obbligatorie per legge nelle nuove installazioni.